San Lorenzo, io lo so perché tantodi stelle per l'aria tranquillaarde e cade, perché sì gran piantonel concavo cielo sfavilla.
Manina chiusa, che nel sonno grande stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai! Cosa ci ha? cosa ci ha? Vane domande: quello che stringe, niuno saprà mai.
Al rio sottile, di tra vaghe brume, guarda il bove coi grandi occhi: nel piano che fugge, a un mare sempre più lontano migrano l'acque d'un ceruleo fiume.
I poeti hanno abbellito agli occhi, alla memoria, al pensiero degli uomini, la terra, il mare, il cielo, l'amore, il dolore, la virtù; e gli uomini non sanno il loro nome.
A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra.
San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla.
Oh, la presunzione delle stelle cadenti. Non importa, saranno buchi neri un giorno.
Le stelle esistono perché amo, se non amassi scomparirebbero.
Le cose sono unite da legami invisibili: non si può cogliere un fiore senza turbare una stella.
Fintantoché continuerai a sentire le stelle come un "di sopra a te", ti mancherà sempre lo sguardo dell'uomo della conoscenza.
Le stelle non sembrano più grandi , ma sembrano più luminose.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte.
Le stelle sono nel cielo come le lettere dentro un libro.
Nella vostra vita vi auguro almeno un blackout in una notte limpida.
Ciascuna stella ha un colore caratteristico determinato dalla sua temperatura superficiale.
Potrebbe darsi che i vecchi astrologi abbiano rovesciato esattamente la verità, quando credevano che le stelle controllassero i destini degli uomini. Arriverà il momento in cui gli uomini controlleranno il destino delle stelle.
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