Non mi voglio ingannare, caccio i pensieri per accogliere te.
Ho scoperto di avere mani, quando me le hai prese, di avere labbra, perché tu le baciavi. Di essere donna, ogni volta che mi hai spogliato.
Quando mi accorgerò di aver sbagliato ti sarò più vicino: sarà il mio modo di chiedere scusa.
Scrivere è qualcosa di intimo, più intimo del sesso, quello lo si fa incastrato nell'altro, si fa senza studiare il corpo che si ha di fronte, dentro. Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
Io penso che quando si perde qualcosa non ci si è badato abbastanza, perché se ci tieni veramente ci stai attento, te la leghi stretta.
A volte, ti serve un passo falso per capire come si cammina e dopo prendi il via. Ti serve un inciampo, poi metti un piede dietro l'altro e non cadi, no, stavolta no, hai trovato equilibrio. Ed è una gran conquista.
Spesso chi tende insidie contro un altro costruisce trappole per sé stesso.
Dove forza non val, giunga l'inganno.
Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete prendere per i fondelli tutti per tutto il tempo.
La propaganda è quel ramo dell'arte della menzogna che consiste nel quasi imbrogliare gli amici senza imbrogliare neanche un po' i nemici.
Chi per virtù si astiene dall'ingannare gli altri è spesso incline per vanità a ingannare se stesso.
Se è troppo bello per essere vero... è probabilmente un imbroglio.
La superstizione è sostenuta esclusivamente dalla speranza, dall'Odio, dall'ira e dall'inganno, dato che essa trae la sua origine non dalla ragione, ma dalla sola sensibilità e per di più da una appassionata sensibilità.
Il più grand'uomo è solamente un fanciullo che la vita ha ingannato.
L'etichetta di homo sapiens, a parte pochi casi, probabilmente è solo un'infondata millanteria.
Meglio venire ingannati ogni tanto, che essere perpetuamente sospettosi.