Si fa bene a tenere un diario; ed è utile che tanta gente lo sappia.— Giulio Andreotti
Si fa bene a tenere un diario; ed è utile che tanta gente lo sappia.
Molti giovani universitari sono come un fiume in perenne piena. Sono sempre fuori corso.
A parlare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina.
Non si dimentichi mai che si è eletti per operare; e non si opera per essere eletti. La confusione dei fini risulterebbe nefasta.
Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.
In un diario ci deve finire tutto, e per farci finire di tutto si deve guardare di tutto, leggere di tutto, amare di tutto.
L'assenza di un diario non la sua esistenza testimonia di una vita dissipata e offesa. Dove non c'è diario, non c'è abbandono.
Non viaggio mai senza il mio diario. Bisogna sempre avere qualcosa di sensazionale da leggere in treno.
L'espressione letteraria più autentica è il diario. Scrivere come si vive.
Sono due anni che non riprendo in mano il diario, e pensavo che non avrei più ripreso questa abitudine infantile. Ma non è una ragazzata, è dialogare con se stessi, con la parte vera, divina, che vive in ogni uomo.
Diario. Documentazione quotidiana di una parte della propria vita che si può raccontare a se stessi senza arrossire.
Per chi tiene un diario la qualità degli avvenimenti è trascurabile: la loro importanza nasce nell'atto della registrazione.