La poesia consiste nel dire studiatamente una cosa comune.
Il sangue nobile è un accidente della fortuna; le azioni nobili caratterizzano il grande.
Non solamente sono pochi i moderni scrittori italiani che sappiano fare un buon libro, ma sono anche pochi quelli che dopo d'aver sfatto un libro o buono o cattivo, sappiano fargli un buon titolo.
L'amor proprio è un tristo, l'amor proprio è un traditore, che sempre ne piaggia e ne lusinga e che non cerca per lo più che d'ingannarci e d'indurci in errore.
Altro è esser uomo erudito, ed altro è esser uomo grande.
La musica e la vita sono solo questioni di stile.
Lo stile è anche il frutto di un continuo studio, e si procede pure per sottrazione: cioè osservando i gesti altrui che non ci piacciono, evitando gli esempi negativi che non vogliamo emulare. Ecco perché lo stile s'impara.
Avere stile significa essere se stessi, ma con uno scopo.
La felicità non dev'essere un punto d'arrivo, ma uno stile di vita.
Non esiste un bravo musicista privo di uno stile proprio.
Le discussioni sulla grammatica e lo stile sono spesso feroci come quelle sull'IBM contro il Mac, e altrettanto inutili come quelle sulla Coca contro la Pepsi o i boxer contro gli slip.
Parole giuste al posto giusto, questa è la vera definizione di stile.
E' barocco tutto ciò che non è «classico».
Lo stile da solo non è nulla. È un mezzo di investigazione. Deve farsi dimenticare, come si dimentica quando leggiamo Stendhal o Balzac.
Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura.