Chi de la gloria è vago sol di virtù sia pago.— Giuseppe Parini
Chi de la gloria è vago sol di virtù sia pago.
Ben folle è quegli che a rischio de la vita onor si merca.
Dall'alma origin solo han le lodevol'opre. Mal giova illustre sangue ad animo che langue. [...] Chi de la gloria è vago sol di virtù sia pago.
Giustizia entro al tuo seno sieda e sul labbro il vero, e le tue mani sieno qual albero straniero onde soavi unguenti stillin sopra le genti.
Fugge la instabil Venere con la stagion dei fiori;ma tu, Lieo, ristori, quando il dicembre uscì.
Amor con l'età fervida convien che si dilegue; ma l'amistà ne segue fino a l'estremo dì. Le belle, ch'or s'involano schife da noi lontano, verranci allor pian piano lor brindisi ad offrir. E noi compagni amabili che far con esse allora? Seco un bicchiere ancora bevere, e poi morir.
Le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che è compito dell'uomo scoprire per il bene dell'uomo stesso e la gloria del Creatore.
In occidente non esiste la cultura del perdente, solo l'esaltazione del vincitore. Ma è nella sconfitta che si manifesta la gloria dell'uomo.
Come tutti sanno, il sapore della gloria è amaro.
Han diritto agli allori del trionfo coloro che, conoscendo meglio di tutti i benefici della pace, non si sono sottratti alle sofferenze della guerra.
La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci ogni volta che cadiamo.
I giovani si gloriano. I vecchi si schermiscono.
Una cosa a tutto preferiscono i grandi: la gloria eterna rispetto alle cose caduche; i più invece pensano solo a saziarsi come bestie.
Sicuramente un Re che ama il piacere è meno pericoloso di uno che ama la gloria.
Gli uomini migliori preferiscono una sola cosa a tutte le altre: la gloria eterna rispetto alle cose mortali; i più invece pensano a saziarsi come bestie.
La gloria è un veleno che bisogna prendere a piccole dosi.