È certo che nel mondo degli uomini nulla è necessario, tranne l'amore.
— Goethe
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La nostra interpretazione
Di fronte alla molteplicità dei bisogni, delle ambizioni e delle preoccupazioni che riempiono la vita umana, emerge un elemento che si distingue da tutto il resto per la sua assoluta centralità: l’amore. Tutto ciò che si considera indispensabile – il successo, il denaro, il riconoscimento sociale, persino le certezze razionali – appare, in confronto, relativo e contingente. Possono mutare con il tempo, svanire o perdere di significato, mentre il bisogno di amare ed essere amati rimane costante, radicato nella parte più profonda dell’essere umano.
L’amore non viene presentato come semplice sentimento romantico, ma come forza originaria che rende sopportabile l’esistenza, che la sostiene nei momenti di crisi e le dona un senso. Senza questa dimensione, l’uomo resta esposto alla solitudine, anche quando circondato da beni materiali o conquiste esteriori. L’idea di necessità, qui, non è pratica ma esistenziale: ciò che rende la vita degna di essere vissuta non è ciò che possediamo o realizziamo, bensì la capacità di entrare in rapporto autentico con gli altri. In questo senso l’amore diventa l’unico vero fondamento, l’unica risposta stabile alla fragilità e alla precarietà che segnano la condizione umana.