Eravamo in tre e lavoravamo come un sol uomo. Cioè due di noi poltrivano sempre.— Groucho Marx
Eravamo in tre e lavoravamo come un sol uomo. Cioè due di noi poltrivano sempre.
All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere.
Non ero andato a New York per dormire... almeno non da solo!
La prima cosa a sparire quando un paese viene trasformato in uno stato totalitario è la commedia e i comici. Poiché le persone ridono di noi, non credo che capiscano davvero quanto siamo essenziali per la loro salute mentale.
L'unico modo infallibile per provare una nuova gag era quello di provarla su Zeppo. Se gli piaceva, la scartavamo.
È molto intelligente. Riesce a contare fino a venti, nudo fino a ventuno.
Per una battuta di spirito sarei capace di uccidere mio padre e mia madre. Per fortuna sono orfano.
Dalla seconda lettera ai Corinti: "Cari Corinti, potevate almeno rispondere alla prima ".
Non sono un atleta. Ho cattivi riflessi. Una volta sono stato investito da un'automobile con una gomma a terra, spinta da due tizi.
Gli spettatori erano davvero cattivi. Legavano i pomodori a degli yo-yo per tirarceli due volte.
Sono stato picchiato, ma mi sono difeso bene. A uno di quelli gli ho rotto la mano: mi ci è voluta tutta la faccia, ma ce l'ho fatta.
Era così povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola. Spesso prendeva qualcosa di caldo: la febbre.
Faceva così freddo che ho visto un politico con le mani nelle sue tasche.
Fumate solo dopo aver fatto l'amore, è così che sono riuscito a smettere.
Pensate ai primi testimoni di Geova, disperati perché non avevano ancora inventato i citofoni.
L'ultima volta che sono andato dal dottore mi ha dato tante medicine che, una volta guarito, sono stato male per un mese intero.