Macchine. Le figlie senza madre dell'uomo.
Ogni dio crea a sua immagine e somiglianza, e altrettanto fanno i pittori. Soltanto i fotografi confezionano doppioni della natura.
L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio.
È giunto il tempo di riaccendere le stelle.
Vorrei avere nella mia casa: una donna ragionevole, un gatto che passi tra i libri, degli amici in ogni stagione senza i quali non posso vivere.
Niente è meno istruttivo delle macchine.
Il gelo della macchina è il gelo rappreso della vita. L'assenza non rimpianta dell'anima. La tecnica è la regressione progressiva all'inorganico. Essa è ritorno all'inorganico come progresso verso l'inorganico. L'uomo residuo è una fase attardata.
Si è sentito il demonio nella macchina, e non a torto. La macchina significa agli occhi d'un credente, il Dio detronizzato.
Da ogni parte si è cacciato via il vivente artigiano per far posto a un operaio senz'anima ma più veloce. La spoletta sfugge alle dita del tessitore e cade tra dita d'acciaio che la fanno girare più rapidamente.
Fino a quando la macchina sia presente, si ha l'obbligo di usarla. Nessun attinge acqua dal pozzo, quando si può girare un rubinetto.
Se l'uomo saprà utilizzarla con spirito creativo, la macchina sarà il servo e il liberatore dell'umanità.
Io amo le macchine imprecise, i computer che sbagliano, i semafori che s'incantano.
Dovunque vi saranno molte macchine per sostituire gli uomini, vi saranno sempre molti uomini che non sono altro che macchine.