Concorrenza. L'anima del commercio.— Gustave Flaubert
Concorrenza. L'anima del commercio.
Incidente. Sempre deplorevole o increscioso; come se si dovesse mai ritenere una sventura cosa divertente.
Perché voler essere qualcosa quando si può essere qualcuno?
Ambizione. Sempre preceduta da "folle", quando non è nobile.
La donna è un prodotto dell'uomo. Dio ha creato la femmina, e l'uomo ha fatto la donna; essa è il risultato della civiltà, un'opera artificiosa.
L'estate è una stagione che si presta alla commedia. Perché? Non lo so. Ma lo è.
Microsoft ha avuto vari concorrenti in passato. È un bene che ci siano musei per documentarlo.
Raramente la gente dello stesso mestiere si ritrova insieme, anche se per motivi di svago e di divertimento, senza che la conversazione risulti in una cospirazione contro i profani o in un qualche espediente per far alzare i prezzi.
La concorrenza del mercato, quando la si lascia funzionare, protegge il consumatore meglio di tutti i meccanismi del governo venuti a sovrapporsi successivamente al mercato.
Non esistono amici o nemici, ma solo concorrenti.