Illusioni. Far mostra di averne molte. Lamentarsi di averle perdute.— Gustave Flaubert
Illusioni. Far mostra di averne molte. Lamentarsi di averle perdute.
Il fascino della storia, come quello del mare, risiede in ciò che cancella: l'onda che sopraggiunge fa sparire dalla sabbia la traccia della precedente.
Sento un profondo disgusto per i giornali, ossia per l'effimero, per il transitorio, per quanto oggi è importante ma domani non lo sarà più.
I momenti più gloriosi della tua vita non sono i cosiddetti giorni del successo, ma piuttosto quei giorni quando dalla depressione e dallo sconforto senti sorgere in te una sfida alla vita, e la promessa di realizzazioni future.
Nessuno, mai, riesce a dare l'esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.
Ama l'arte; fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno.
La nostra scienza non è un'illusione. Sarebbe invece un'illusione credere di poter ricevere altronde ciò che essa non può darci.
Ciascuno è vittima delle proprie illusioni.
L'unico modo di conservare intatte le proprie illusioni è quello di non averne.
Non abbandonare le tue illusioni. Quando saranno scomparse, potrai esistere ancora, ma avrai cessato di vivere.
Sfronda pure le illusioni, ma non diradicarle.
Coloro che controllano il pensiero, che viaggia lontano, che cammina solo, incorporeo, che alloggia nella caverna del cuore, costoro si liberano dai vincoli dell'illusione.
Ad alcuni uomini le illusioni sulle cose che stanno loro a cuore sono necessarie come la vita stessa.
Vaghe ipotesi di potersi illudere questo, e non di più, ha il più grande degli uomini.
La natura ha concesso le illusioni ai savi come ai matti, perché i savi non fossero troppo disgraziati per colpa della loro saviezza.