L'anarchia è ovunque quando la responsabilità non è da nessuna parte.
Poiché le illusioni sono indispensabili ai popoli, questi vanno per istinto incontro ai retori che gliele offrono, così come un insetto va verso la luce.
I trascinatori di folle, il più delle volte, non sono intellettuali, ma uomini d'azione. Sono poco chiaroveggenti, e non potrebbero esserlo, poiché la chiaroveggenza porta generalmente al dubbio e all'inazione.
Non si è religiosi soltanto quando si adora una divinità, ma anche quando si mettono tutte le risorse dei proprio spirito, tutte le sottomissioni della volontà, tutti gli ardori del fanatismo, al servizio d'una causa o d'un uomo diventato lo scopo e la guida dei sentimenti e degli atti.
La competenza senza autorità è altrettanto impotente dell'autorità senza competenza.
Il bisogno di certezza è sempre stata più forte del bisogno di verità.
Colui che non sa essere all'altezza delle proprie azioni riconoscendosi, egli solo, a giudice di sé stesso, potrà magari credersi anarchico ma non lo è!
L'anarchismo è un'esagerazione dell'idea di libertà.
Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
Anarchia. Condizione per cui gli uomini sono tanto liberi che non possono fare quello che vogliono.
Non essere anarchico a sedici anni, è mancanza di cuore. Esserlo ancora a quarant'anni, è mancanza di giudizio.
In ogni schema ordinato tendente a comporre il modello della vita umana è necessario introdurre una certa dose di anarchia.
Siamo in molti miliardi di troppo a chiedere il paradiso in terra, ed è l'inferno quello che rendiamo inevitabile, con l'aiuti della nostra scienza, sotto il bastone dei nostri pastori imbecilli. Il futuro dirà che gli unici chiaroveggenti erano gli anarchici e i nichilisti.
L'anarchico, oltre ad essere il più grande ribelle ha pure il vanto di essere un Re. Il Re di sé stesso s'intende!