Scusare il male significa moltiplicarlo.— Gustave Le Bon
Scusare il male significa moltiplicarlo.
Le folle non sono influenzabili coi ragionamenti, e non comprendono che grossolane associazioni di idee. Gli oratori che sanno impressionarle, non fanno mai appello alla loro ragione, ma ai loro sentimenti.
La folla, non avendo nessun dubbio su ciò che per lei é verità o errore, e avendo d'altra parte la nozione chiara della propria forza, è autoritaria quanto intollerante. L'individuo può accettare la contraddizione e la discussione, ma la folla non le ammette mai.
Un crimine generalizzato diviene ben presto un diritto.
Non si ha bisogno di essere lodati quando si è sicuri di sé stessi. Chi ricerca la lode dubita del proprio valore.
La folla [...] è guidata quasi esclusivamente dall'istinto. I suoi atti subiscono molto più l'influenza del midollo spinale che quella del cervello.
Il male non cresce mai così bene come quando ha un ideale davanti a sé.
Innanzi tutto è più facile respingere il male che governarlo, non accoglierlo che moderarlo, una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare ne rimpicciolire.
A chi tende a far male non mancheranno mai occasioni.
Il male nasce sempre dove l'amore non basta.
I buoni fanno un gran male al mondo. Certamente il maggior male che fanno è quello di dare tanta importanza al male.
Se devo scegliere tra due mali, preferisco sempre prendere quello che non ho mai provato.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
I mali che fuggi sono in te.
Nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso.
L'occasione di far del male si trova cento volte al giorno, quella di far del bene una volta all'anno.