Il bisogno di certezza è sempre stata più forte del bisogno di verità.
Non si è religiosi soltanto quando si adora una divinità, ma anche quando si mettono tutte le risorse dei proprio spirito, tutte le sottomissioni della volontà, tutti gli ardori del fanatismo, al servizio d'una causa o d'un uomo diventato lo scopo e la guida dei sentimenti e degli atti.
Le persone virtuose si vendicano spesso delle costrizioni che si impongono con la noia che ispirano.
La folla non è soltanto impulsiva e mutevole. Come il selvaggio, essa non ammette ostacolo tra il suo desiderio e l'avverarsi di questo desiderio, e tanto meno quando il numero le dà il sentimento di una potenza irresistibile.
Mentre le nostre antiche credenze vacillano e scompaiono, e le vecchie colonne a mano a mano sprofondano, l'azione delle folle è l'unica forza non minacciata e il cui prestigio ogni giorno si accresce. L'epoca in cui entriamo, sarà veramente l'Era delle folle.
Bisogna possedere uno spirito molto indipendente per crearsi cinque o sei opinioni personali nel corso dell'esistenza.
Fintanto che sei a tuo agio sembra quasi che sia libertà.
Fino al giorno della sua morte, nessun uomo può essere sicuro del suo coraggio.
Tutti gli attori sono tremendamente insicuri.
Quando uno ammette che nulla è certo deve anche, io penso, ammettere che certe cose sono molto più vicine alla certezza di altre.
Quando sicurezza e uguaglianza sono in conflitto, non bisogna esitare un momento: l'uguaglianza va sacrificata.
La sicurezza del Paese e dei cittadini viene prima di ogni altra cosa.
Tutte le evoluzioni che conosciamo vanno dal vago per arrivare al definito.
Un male incerto provoca inquietudine perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità.
È lo stupido quello che è sempre sicuro, e l'uomo sicuro quello che è sempre stupido.
Non c'è certezza fuori dalla falsificazione.