Mai si fa il male così a fondo e così allegramente quando lo si fa per obbligo di coscienza.
Il silenzio è la più grande persecuzione: mai i santi hanno taciuto.
Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non apre.
È così necessaria la follia degli uomini che non essere folli vorrebbe dire esserlo in un altro modo.
L'abitudine è una seconda natura che distrugge la prima.
Per comandare un vascello non si sceglie il passeggero di casato più nobile.
Correre qua e là non ti servirà a niente: tu vai in giro con le tue passioni, i tuoi mali ti seguono.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
A raccontare i propri mali, spesso vi si porta sollievo.
Chi si rallegra del male altrui, non troverà chi compianga il suo.
Se varie cose che sarebbero potute andar male non l'hanno fatto, alla fine scoprirai che sarebbe stato meglio se l'avessero fatto.
Scusare il male significa moltiplicarlo.
Il male è l'illimitato, ma non è l'infinito.
Non so se sto male perché impazzisco o se impazzisco perché sto male.
Non fate il male, e il male non esisterà.
Peggio che il non aver pietà dei mali altrui, l'impietosire sui propri mali.
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