Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.
L'orgoglio che tacitamente ci fa supporre la nostra superiorità nell'abbassamento degli altri, ci consola de' nostri difetti col pensiero che gli altri ne abbiano de' simili o de' peggiori.
È men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore.
La maldicenza rende peggiore chi parla e chi ascolta, e per lo più anche chi n'è l'oggetto.
La ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così netto, che ogni parte abbia soltanto dell'una o dell'altro.
La vecchiaia è l'età della discrezione.
Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
Il male trionfa spesso, ma non vince mai.
I buoni fanno un gran male al mondo. Certamente il maggior male che fanno è quello di dare tanta importanza al male.
Fare il male è meglio che avere imposto il bene.
In fondo è facile sopportare i propri mali, basta un po' di forza d'animo; i mali insopportabili sono quelli, spesso apparentemente ingiusti, che toccano agli altri.
A raccontare i propri mali, spesso vi si porta sollievo.
C'è solo un modo per rimediare al male, ed è combatterlo con lo stesso male.
Ti stupisci che fuggire non ti serva? I mali che fuggi sono in te.
Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati.
Chi è risoluto a fare del male, trova sempre il pretesto.