Chi si rallegra del male altrui, non troverà chi compianga il suo.
Non è elegante quando si ha una superiorità, farla notare, ma è da screanzati mettere uno nella necessità di farla rilevare.
Ci sono secoli inquieti, secoli sicuri, secoli disastrosi, secoli trionfali, secoli bui, secoli luminosi; secoli felici non ce n'è.
Il pane è la vita degli italiani, e il grano finisce di maturare nella stagione più spessa di grandinate.
La verità è come il cauterio del chirurgo: brucia, ma risana.
Sapersi astenere dalla discussione, primo passo della saggezza dei popoli e degli individui, dei governi e delle famiglie.
Tutti siamo impastati di bene e di male, ma questo ultimo bisogna vincerlo.
Il concetto di rappresentare il male e poi distruggerlo è considerato importante, ma penso che ormai sia marcio. Questa idea che ogni volta che succede qualcosa di male, qualcuno in particolare può essere accusato e punito, nella vita così come nella politica non trova speranza.
A raccontare i propri mali, spesso vi si porta sollievo.
Ci sono mali dei quali non bisogna cercar di guarire, perché sono i soli a proteggerci contro altri più gravi.
Se devo scegliere tra due mali, preferisco sempre prendere quello che non ho mai provato.
Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.
La pia finzione secondo la quale il male non esiste lo rende soltanto vago, enorme e minaccioso.
Si sa che talvolta satana viene come un uomo di pace.
Quando il male passa, perdoniamo Dio.
Vinci il male che puoi vincere: il male che non puoi vincere, sopporta.