I mali che non si avvertono sono i più pericolosi.— Erasmo da Rotterdam
I mali che non si avvertono sono i più pericolosi.
Ma che dolce delirio è il loro, allorché si fabbricano mondi senza fine, allorché misurano come con il pollice e con il filo, sole, luna, stelle, sfere.
Non si nasce uomo, lo si diventa.
Le donne corrono dietro agli stolti; fuggono i saggi come animali velenosi.
Il libero arbitrio resterebbe inefficace senza l'aiuto continuo della grazia di Dio.
L'unico fatto certo è che senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno.
Tutti siamo impastati di bene e di male, ma questo ultimo bisogna vincerlo.
L'uomo può mantenersi ad un certo livello nel bene, ma nessun uomo è mai riuscito a tenersi ad un certo livello nel male: la strada va sempre più in giù.
Il male ha una fantasia illimitata.
Ecco una delle cause dei nostri mali: viviamo imitando il prossimo e non ci facciamo regolare dalla ragione, ma trascinare dall'abitudine.
Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto.
Ributtare da sé i mali non necessari è degno dell'uomo; ma anche più degno sopportare con animo forte i necessari.
C'è solo un modo per rimediare al male, ed è combatterlo con lo stesso male.
Se varie cose che sarebbero potute andar male non l'hanno fatto, alla fine scoprirai che sarebbe stato meglio se l'avessero fatto.
Una verità su un male, se detta senza arte, è un male. Deve essere preziosa in sé. Allora concilia col male e col dolore per l'esistenza dei mali.
Nessun male è grande se è l'ultimo.