Chi non conosce il male non ne sospetta alcuno.— Ben Jonson
Chi non conosce il male non ne sospetta alcuno.
La vera felicità non consiste in una moltitudine di amici, ma nel valore e nella scelta.
Che magnifici sciocchi fa degli uomini la religione!
Buoni poeti si diventa, oltreché si nasce.
La violenza può avere un effetto sulle nature servili ma non sugli spiriti indipendenti.
Il male non cresce mai così bene come quando ha un ideale davanti a sé.
C'è una certa solidarietà e un'infamia condivisa tra il governo che fa il male e il popolo che lo lascia fare. Soffrire è una cosa venerabile, subire è una cosa disprezzabile.
I mali sono meno dannosi alla felicità che la noia.
Il concetto di rappresentare il male e poi distruggerlo è considerato importante, ma penso che ormai sia marcio. Questa idea che ogni volta che succede qualcosa di male, qualcuno in particolare può essere accusato e punito, nella vita così come nella politica non trova speranza.
Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rimangano in silenzio.
È da lì che proviene tutto il male: Dio è un uomo.
Un male incerto provoca inquietudine perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità.
Il male ha una fantasia illimitata.
Imparando a conoscere i mali della natura, si disprezza la morte; imparando a conoscere quelli della società, si disprezza la vita.
Correre qua e là non ti servirà a niente: tu vai in giro con le tue passioni, i tuoi mali ti seguono.