I mali congiungono gli uomini.— Aristotele
I mali congiungono gli uomini.
La modestia non può essere una virtù, perché assomiglia più ad una sofferenza che ad una qualità.
Senza causa o principio è impossibile che alcuna cosa esista o sia fatta.
La massa e le persone più volgari giudicano che il bene e la felicità consistono nel piacere, e perciò amano la vita dissoluta.
La minima deviazione iniziale della verità si moltiplica col tempo in migliaia di volte.
Facciamo la guerra per poter vivere in pace.
Nessun male è grande se è l'ultimo.
Sono in migliaia ad accanirsi contro le ramificazioni del male, ma solo uno a colpirne la radice.
Gli uomini producono il male come le api producono il miele.
Se qualcosa può andar male, lo farà.
Il genere umano non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Scusare il male significa moltiplicarlo.
Un male incerto provoca inquietudine perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità.
Chi non conosce il male non ne sospetta alcuno.
Una verità su un male, se detta senza arte, è un male. Deve essere preziosa in sé. Allora concilia col male e col dolore per l'esistenza dei mali.
C'è solo un modo per rimediare al male, ed è combatterlo con lo stesso male.