La vita di per sé è la favola più fantastica.
Vivere non è abbastanza, uno deve avere il Sole, la libertà e un piccolo fiore.
Il talento non è nulla, eccetto nelle circostanze fortunate.
Tra i monti viola dorme Napoli bianco vestita, Ischia sul mare fluttua Come nube purpurea; La neve tra i crepacci Sta come studio candido di cigni; Il nero Vesuvio leva il capo Cinto di rossi riccioli.
Il tempo era calmo e bellissimo: la lava splendeva contro il suolo buio come un'immensa costellazione, e la luna diffondeva più luce che al Nord il mezzogiorno in una giornata coperta d'autunno.
C'era una volta un imperatore che amava così tanto la moda da spendere tutto il suo denaro soltanto per vestirsi con eleganza. Non aveva nessuna cura per i suoi soldati, né per il teatro o le passeggiate nei boschi, a meno che non si trattasse di sfoggiare i suoi vestiti nuovi.
Guai all'uomo il cui cuore da giovane non ha appreso a sperare, ad amare e a riporre fiducia nella vita!
La vita è una malattia fatale, e straordinariamente contagiosa.
Ora la tua vita non sarà mai più la stessa!
Che successo! Se prima della fine della propria vita si rassomiglia, anche da lontano, a ciò che si è sempre voluto essere.
Tutto nasce dentro di noi, attraversa la nostra vita a partire dall'infanzia. La chiave di tutto è solo dentro di noi. Ciascuno è il migliore, ed è il più grande amico di se stesso.
Che altro è la vita se non una morte lenta?
L'uomo non posside la vita, la riceve. E nel momento in cui cessa di trasmettere vita, in quel preciso momento la vita in lui si dissecca. La vita si alimenta di vita donata.
Scorgere della vita anche le minuzie è bene; contemplarle è male.
La prima metà della nostra vita è rovinata dai genitori, e la seconda metà dai nostri figli.
Il primo dovere nella vita è quello di essere il più artificiali possibile. Quale sia il secondo, nessuno lo ha ancora scoperto.