L'aforisma di Mauro Parrini solleva la questione sull'ambivalenza intrinseca della condizione umana: mentre aspiriamo all'impermeabile esistenza, l'autore suggerisce una visione paradossale in cui il desiderio stesso di immortalità potrebbe rendere insignificante tale obiettivo. Questo pensiero invita a riflettere sulla natura del significato e dell'importanza nella vita umana; sottolineando come la nostra esistenza acquisti valore proprio attraverso i limiti temporali che ci contraddistinguono. La frase è un monito contro l'eccessiva ricerca di eternità, suggerendo piuttosto una valorizzazione del presente e della finitezza dell'esistenza.