Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque.— Mauro Parrini
Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque.
Ormai tutto è talmente fuori posto che più niente è fuori luogo.
Un buon aforisma è un frammento del mondo, non il frammento di una visione del mondo.
La vita si allunga perdendo di significato: diventeremo immortali quando esserlo non interesserà più a nessuno.
Togliete il superfluo dal mondo, e resterà un aforisma.
Non c'è da dubitare del fatto che il paradiso offra soprattutto la compagnia di persone sgradite.
È difficile scrivere un paradiso quando tutte le indicazioni superficiali indicano che si dovrebbe scrivere un'apocalisse. Risulta ovvio trovare abitanti per l'inferno o per il purgatorio.
Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia.
Il paradiso è sotto i nostri piedi e sopra le nostre teste.
Si dice che la creazione del Paradiso fosse la favola di un ignoto amore che a un certo punto sprigionò le ali dalla crosta terrestre, e così, raffreddandosi la terra, comparvero, al di là delle credenze bibliche, i primi voli degli angeli.
I veri paradisi sono i paradisi che si sono perduti.
Certamente il paradiso è qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno, però non dobbiamo immaginarcelo in modo antropomorfico.
Il lato fatale del paradiso è il fatto che lo si possa raggiungere solo col carro funebre.
Non sappiamo cosa fanno uomini e donne in paradiso. Sappiamo soltanto che non si sposano.