Togliete il superfluo dal mondo, e resterà un aforisma.— Mauro Parrini
Togliete il superfluo dal mondo, e resterà un aforisma.
Che la bicicletta non stia in piedi da sola e che abbia bisogno di qualcosa o di qualcuno che la sorregga: questo fa di essa una macchina commovente.
Meglio condurre una vita miserabile che farsi condurre da una vita qualunque.
La vita si allunga perdendo di significato: diventeremo immortali quando esserlo non interesserà più a nessuno.
Dire di sì alla vita: magra consolazione per chi non può dire di no alla morte.
Su tutte le tombe dovrebbe essere scritto: non piangetemi perchè sono morto, ma perchè avei voluto dirvi una cosa, una sola, e non ho trovato il modo.
La superiorità dell'aforisma: uccide la spiegazione.
La riflessione è l'anima dell'aforisma. Ma anche la scrittura di aforismi è matrice di riflessioni.
L'aforisma è come l'asparago: il buono è nella punta.
La citazione più preziosa è quella di cui non riesci a trovare la fonte.
Le massime generali sono, nella disciplina della vita, ciò che la pratica è per l'arte.
A nessuno dovrebbe essere consentito di scrivere più di un aforisma: non c'è anima così grande che non si possa esprimere con poche e precise parole.
L'aforisma è l'arte di condensare pensieri di saggezza (e non) in maniera tale da ingenerare la convinzione che solo una mente superiore sappia penetrarli.
La forza dell'aforisma è nella sua perentorietà, come quella dello sgherro nel ceffo. Forza-sopruso.
Affermano che l'aforisma è una saetta. Meglio paragonarlo a una lucciola: il piccolo chiarore intermittente, il percorso imprevedibile, l'estrema precarietà. Un libro di aforismi è uno sciame di lucciole.
Un buon aforisma è la saggezza di un intero libro in una frase.