Il cielo era così infinito che a guardarlo fisso dava le vertigini.— Haruki Murakami
Il cielo era così infinito che a guardarlo fisso dava le vertigini.
Non c'è pace esente da grida di dolore, non c'è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c'è accettazione che non nasca da una perdita.
Scrivere un libro è un po' come correre una maratona, la motivazione in sostanza è della stessa natura: uno stimolo interiore silenzioso e preciso, che non cerca conferma in un giudizio esterno.
Il rispetto verso i morti è del tutto naturale. In fondo, hanno appena portato a termine un compito personale e impegnativo: morire.
Io son pessimista, ma gli adulti di questo mondo che non lo sono, sono un branco di idioti.
La barriera tra un sana fiducia in se stessi e un malsano orgoglio è molto sottile.
Di tutte le cose visibili, la più alta è il cielo delle stelle fisse.
Capisco come si possa guardare la terra ed essere atei, ma non capisco come si possa guardare il cielo di notte e non credere in Dio.
Scusatemi, mentre bacio il cielo!
Il cielo, al tramonto, sembrava un fiore carnivoro.
Un solo pensiero di gratitudine rivolto al cielo è la migliore delle preghiere.
L'osservazione del cielo deve iniziare a occhio nudo. E come tutte le cose importanti, richiede tempo e pazienza. Ma una volta identificata, potrete riconoscere la stessa costellazione in qualsiasi punto del cielo. Con il passare del tempo diverrà parte del paesaggio e dei vostri ricordi.
Lo spettacolo del cielo mi sconvolge. Mi sconvolge vedere, in un cielo immenso, la falce della luna o il sole. Nei miei quadri, del resto, vi sono minuscole forme in grandi spazi vuoti.
Alcuni uomini alzano gli occhi al cielo ma vedono solo i ragni del soffitto.
Nessuna invenzione, per l'uomo, è stata più facile di quella del cielo.
Il cielo è un quadro ingannevole dipinto sul soffitto dell'inferno.