Ci eravamo incontrati perchè doveva succedere e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche altra parte.
La nostra vita non è che si possa dividere semplicemente in due, allegra o triste. Fra questi due estremi c'è tutta una serie di sfumature. Una persona equilibrata riconosce e cerca di capire la gradazione di queste sfumature.
Da qualche parte esiste una fine. Solo che non si trova un cartello con scritto "Ecco, questa è la fine", come al gradino più alto di una scala non si trova scritto: "Attenzione, questo è l'ultimo gradino. Non fate un passo oltre."
Io non lo so bene cosa sia il cuore. Che significato esatto abbia, in che modo sia meglio usarlo... per me è soltanto una parola. Il cuore non è qualcosa da usare, semplicemente esiste. Come il vento. Basta che lei ne senta i movimenti.
La barriera tra un sana fiducia in se stessi e un malsano orgoglio è molto sottile.
Il valore definitivo della nostra vita non sarà determinato da come avremo vinto, ma da come avremo perso.
Ciò che separa i vincitori dai perdenti è il modo in cui una persona reagisce ad ogni nuova svolta del destino.
Gli uomini si dividono in due schiere: quelli che nascono perché il loro destino è di vivere e quelli che nascono perché il loro destino è di morire.
Destino e carattere sono due nomi del medesimo concetto.
Un carattere nobile non si indurrà facilmente a lamentarsi del suo destino; piuttosto varrà di lui ciò che Amleto esalta in Orazio: "Giacché tu, mentre tutto dovevi soffrire, sei stato come uno cui non capitasse nulla".
Alcune strade portano piu' ad un destino che a una destinazione.
Quando non ho avuto più niente da perdere, ho ottenuto tutto. Quando ho cessato di essere chi ero, ho ritrovato me stesso. Quando ho conosciuto l'umiliazione ma ho continuato a camminare, ho capito che ero libero di scegliere il mio destino.
Tutti muoiono nel giorno stabilito dal destino. Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato; quello che lasci non ti appartiene.
Esser soli è il destino di tutti i grandi spiriti; un destino a volte deplorato, ma tuttavia sempre scelto come il minore di due mali.
Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino.
Tendere le mani al proprio destino è un modo infallibile per addolcirne i rigori.
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