Roma è la più stupida e prosaica delle città che conosco, senza spazio per chiunque abbia una testa o un cuore.
Dobbiamo raccogliere le pietre che ci tirano. È la base di un piedistallo.
Il tempo è un grande insegnante, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi alunni.
Tra l'amore e la musica c'è questa differenza: l'amore non può dare l'idea della musica, la musica può dare l'idea dell'amore.
Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti.
Io non so se Roma pagana gettò più uomini alle belve che Roma cristiana al rogo.
Roma è una polenta molle.
Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
A Parigi, nel momento in cui si decide di andare a Roma, bisognerebbe stabilire di andare al museo un giorno sì e uno no: si abituerebbe l'anima a sentire la bellezza.
Roma ha questo di buono, che non giudica, assolve.
Si trovano a Roma vestigia di una magnificenza e di uno sfacelo tali, che superano l'una e l'altro, la nostra immaginazione.
L'Italia si divide in due parti: una europea che arriva all'incirca a Roma, e una africana o balcanica, che va da Roma in giù. L'Italia africana o balcanica è la colonia dell'Italia Europea.
Sono nata a Hollywood, sono cresciuta a Parigi, ma è solo a Roma che sento come la «mia» città.
O Roma, o Orte.
Il mondo in cui vivi è di Roma. Sue le leggi. Suo il potere.
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