Il Paradiso è un mercato nero dove c'è di tutto?— Heinrich Böll
Il Paradiso è un mercato nero dove c'è di tutto?
Avrebbe dovuto piangere, piangere forte, a lungo. Allora avrei potuto alzarmi, prenderla fra le braccia, baciarla. Non lo feci. Non ne avevo voglia e solo per abitudine o per dovere non volevo farlo. Restai disteso sul letto.
Ho bisogno di molta poca realtà.
Non ho che da guardare le facce dei miei bambini per rendermi conto che ogni anno aggiunto alla loro vita viene sottratto alla mia.
In guerra mi ubriacavo di noia. Non puoi credere come ci possa ubriacare di noia; finisce che poi te ne stai a letto e tutto ti gira davanti agli occhi. Prova a bere tre secchie d'acqua tiepida, ti ubriacherai d'acqua... come di noia.
So bene di essere nero, ma mi piacerebbe essere visto come persona, e questo è il desiderio di ognuno.
La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.
Non lasciare mai niente di incompiuto, non pensare mai che qualcuno non si ricorderà di te.
Io sono un cantante che ha spaccato a metà la critica: quelli che mi volevano bene dicevano che ero il Ray Charles bianco, mentre quelli che mi volevano male dicevano che ero il Toto Cutugno nero.
Troppo nero per il paradiso, eppur troppo bianco per l'inferno.
Pulci giganti ammantate di mistero mi hanno dato un buon lavoro e mi pagano anche in nero.
Continua a portare, continua!
È inganno tipografico, che una pagina abbia lo spessore esiguo su cui, su entrambi i lati, si stampa. Direi che la pagina comincia da quella esigua superficie in bianco e nero, ma si dilunga e si dilata e sprofonda, ed anche emerge e fa bitorzoli, e cola fuori dai margini.
Guagliò, ma che te ne fotte?! E quando good good cchiù nero da notte nun può venì!
Ho indossato il guanto nero sulla mano destra e Carlos quello sinistro dello stesso paio. Il mio pugno alzato voleva dire il potere dell'America nera. Quello di Carlos l'unità dell'America nera. Insieme abbiamo formato un arco di unità e forza.