Niente è più pericoloso d'un grande pensiero in un piccolo cervello.— Hippolyte Taine
Niente è più pericoloso d'un grande pensiero in un piccolo cervello.
Per quanto possa essere cattivo un governo, c'è qualcosa di peggio, è la soppressione del governo.
Ci si studia tre settimane, ci si ama tre mesi, ci si bisticcia tre anni, ci si tollera trent'anni e i figli ricominciano.
Quattro tipi di persone nel mondo: gli amanti, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli.
Un'idea in un uomo somiglia a quel picchetto di ferro che gli scultori inseriscono nelle loro statue: essa l'impala e lo sostiene.
Ho studiato molti filosofi e molti gatti. La saggezza del gatto è infinitamente superiore.
I pensieri messi su carta, in fondo, non sono altro che la traccia sulla sabbia di un viandante: è vero, si vede la via che egli ha seguito, ma per sapere che cosa abbia visto sul suo cammino bisogna adoperare i propri occhi.
Niente è buono o cattivo se non è tale nel nostro pensiero.
Il pensiero ingrandisce il nostro piccolo essere che è come un granello di sabbia di fronte all'eternità.
Anche i pensieri talvolta cadono immaturi dall'albero.
Soltanto il pensiero vissuto ha valore.
Anche i propri pensieri non è possibile restituirli completamente in parole.
Tutti hanno dei pensieri sciocchi: solo il saggio li tace.
I grandi pensieri vengono dalla mente e non dal cuore come si è sostenuto, ma è dal cuore che essi traggono la loro forza.
Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.