Il peggiore dei sacrilegi è il ristagno del pensiero.— Fidel Castro
Il peggiore dei sacrilegi è il ristagno del pensiero.
Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la libertà.
Il processo rivoluzionario è intrinsecamente il miglior programma di sanità pubblica possibile.
La burocrazia improduttiva e infeconda è il polo opposto del comunismo.
Le cause non sono sconfitte quando cadono gli uomini che le rappresentano.
Il pensiero cerca il travestimento dell'arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.
I pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni: sempre più oscuri, più vani, più semplici di queste.
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
Il pensiero è soltanto un sogno del sentimento.
Io non credo che possa esistere qualche processo di pensiero senza esperienze personali. Tutto il pensiero è meditazioni, pensare in seguito a una cosa.
Secondo le più recenti ricerche il subconscio sembra essere una specie di ghetto dei pensieri. Ora molti di essi hanno nostalgia di casa.
Le mie parole volano in alto, i miei pensieri rimangono a terra; le parole senza pensiero non vanno mai in paradiso.
Ogni forma di pensiero è senz'altro arte.
Il pensiero può essere elevato senza avere l'eleganza, ma, nella misura in cui non avrà eleganza, gli verrà meno la capacità di agire sugli altri. La forza senza la destrezza è una semplice massa.
Lo stadio più elevato nelle civiltà morali consiste nel riconoscere che dovremmo controllare i nostri pensieri.