I pensieri periscono, come gli uomini.— Marguerite Yourcenar
I pensieri periscono, come gli uomini.
Nessuno può a lungo avere una faccia per sé stesso e un'altra per la folla, senza rischiare di non sapere più quale sia quella vera.
La sofferenza che si cagiona è l'ultima di cui ci si accorge.
La filosofia è soprattutto una lenta penetrazione al di là delle conoscenze consuete che abbiamo sulle cose, un paziente progresso interiore verso una meta situata a una distanza che sappiamo infinita.
Non si è mai del tutto soli: disgraziatamente si è sempre con se stessi.
La morte s'avvicina, e il suo rumore: Fratello, Amico, Ombra, cosa importa? È la morte la nostra unica porta per uscire da un mondo dove tutto muore.
La vita più dolce sta nel non avere alcun pensiero.
L'ebbrezza della creatività; la gioia della scoperta; la freschezza della novità; l'orgoglio della propria unicità; pensare un pensiero che nessuno ha mai pensato.
Anche per il pensiero c'è un tempo per arare e un tempo per mietere.
Il pensiero viaggia alla velocità del desiderio.
Qual è il pensiero più intollerabile: quello dei venti anni che non si hanno più o quello dei venti anni che si avranno in più?
I pensieri messi su carta, in fondo, non sono altro che la traccia sulla sabbia di un viandante: è vero, si vede la via che egli ha seguito, ma per sapere che cosa abbia visto sul suo cammino bisogna adoperare i propri occhi.
Nel mondo mutabile e leggero costanza è spesso il variar pensiero.
Il pensiero e il linguaggio sono per l'artista gli strumenti della sua arte.
Un pensiero è legittimo soltanto se si ha la sensazione di essere colti in flagrante plagio di sé stessi.
I pensieri, in genere, sono peggiori di noi stessi.