La democrazia è sempre, per sua natura e costituzione, il trionfo della mediocrità.
Si tratta di approfittare dell'occasione per prendere qualche precauzione per l'avvenire.
Il regime si realizzerà dopo la vittoria del Polo. La prima cosa che farà Berlusconi sarà di spazzare via l'attuale dirigenza Rai per omologarne le tre reti a quelle sue.
In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere, perché è più comodo, un padrone da servire.
Fra gli errori ci sono quelli che puzzano di fogna, e quelli che odorano di bucato.
L'Italia ha la classe politica che si merita (...) Siamo sicuri che ne troveremmo di migliori? E se ne trovassimo, che cosa, quale "popolo" rappresenterebbero?
La democrazia è un'invenzione di intellettuali.
È proprio delle democrazie preferire in arte i valori scadenti ai genuini, che sono aristocratici e antiutilitari.
Chi appartiene alle oligarchie democratiche non ha qualità specifiche.
La democrazia, diciamolo pure, diffida, a buon diritto, dell'intelligenza. E quindi ha costruito un meccanismo, le elezioni basate sul principio della maggioranza, che necessariamente e coerentemente premia i mediocri.
La democrazia è necessaria per la pace e per minare le forze del terrorismo.
Anche nel democratico più liberale si può nascondere una sfumatura di antisemitismo: egli è ostile all'ebreo nella misura in cui questi osa pensarsi, appunto, ebreo.
I Democratici possono essere in minoranza nel Congresso, ma parliamo per la maggioranza degli Americani.
Quando natura e società vivranno nell'aula scolastica, quando le forme e gli strumenti didattici saranno subordinati alla sostanza dell'esperienza, allora sarà possibile operare questa identificazione, e la cultura diventerà la parola d'ordine della democrazia.
La debolezza di una classe dirigente si riflette sulla crisi della democrazia.
Democrazia significa che chiunque può crescere per diventare poi presidente, e chiunque non riesce a crescere può fare il vice presidente.
I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri.
Gran gente, i mediocri, quando sono operosi, attenti e pacati. Non hanno scatti di pensieri, di affetti, di risoluzioni; fanno quel che possono e sanno, magari quel che non sanno, ma con tanta buona volontà!
Ciò che fa il successo di un bel po' di opere è il rapporto accertato tra la mediocrità delle idee dell'autore e la mediocrità delle idee del pubblico.
Per acquistare popolarità bisogna essere una mediocrità.
La mediocrità dei governanti è il prezzo che la democrazia paga, coerentemente a se stessa.
Il mondo ama i mediocri. Il mondo odia coloro che sono molto buoni e coloro che sono molto malvagi. I buoni rappresentano un biasimo per i mediocri, per i quali i malvagi costituiscono un turbamento.
Non accontentatevi della mediocrità, di vivacchiare stando comodi e seduti.
Dalle più violente esagerazioni, se lasciate a sé stesse, nasce col tempo una nuova mediocrità.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
Non esiste altro esempio di destino inesorabile pari a quello di un giovane d'ingegno che si raggrinza a vecchietto mediocre; senza colpi della sorte, solo per il rattrappimento a cui era già predestinato!
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