La disperazione è il prezzo che si paga per l'autocoscienza.— Irvin D. Yalom
La disperazione è il prezzo che si paga per l'autocoscienza.
Si può paragonare la vita a un tessuto ricamato, di cui ognuno può vedere il lato esterno nella prima metà della sua esistenza, e il rovescio nella seconda: quest'ultimo non è così bello, ma più istruttivo, poiché lascia riconoscere la connessione dei fili.
La vita non è nulla se non il momento presente, che sta svanendo per sempre.
Curare la disperazione è in sé al di là della portata della scienza medica.
Non impossessarsi del progetto della propria vita significa fare della propria esistenza un accidente.
Credete al disprezzo, allo scherno, alla paura, allo scoraggiamento, alla vergogna, al panico, all'odio. Credete pure a tutto ciò. Ma non credete mai all'indifferenza.
Le persone fanno così. Saltano, sperando che Dio li faccia volare. Perchè altrimenti cadiamo giù come sassi, e mentre precipitiamo ci chiediamo: ma perchè diavolo sono saltato giù? Ma eccomi qua, Sara, precipito, e c'è una sola persona che mi fa sentire in grado di volare: e sei tu.
La speranza è una virtù, virtus, una determinazione eroica dell'anima. La più alta forma della speranza è la disperazione vinta.
La maggioranza dell'umanità vive un'esistenza di quieta disperazione. Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
E io ti dico, un dolore disperato è privo di passione.
Non v'è amore per la vita senza disperazione di vivere.
Perché non si oda grida di gioia, e che con speranza non guardi più al cielo l'uomo, e maledetto sia questo giorno da noi, pronti a evocare... il Kraken!
La disperazione è solo per coloro che vedono la fine senza dubbio possibile.
L'uomo vuole sempre sperare. Anche quando è convinto di essere disperato.
Chi si trova nella desolazione si sforzi di conservare la pazienza, che si oppone alle sofferenze che patisce; e pensi che presto sarà consolato, se si impegna con ogni diligenza contro quella desolazione.
Lo sconforto non tiene mai conto del firmamento.