I corpi li unisce il piacere, le anime la pena.
L'uomo che pensa non predica, non ha microfoni in verità tende a non fare. È già molto non risvegliare credenti, agitare con leggerezza le foglie di tè perché l'acqua bollente ne assuma appena il colore, il tè della verità predestinato a pochissimi.
Nel turismo non esistono né la vita né la morte, né la felicità, né il dolore: c'è soltanto il turismo, che non è la presenza di qualcosa, ma la privazione, a pagamento, di tutto.
Le parole degli ottimisti pugnalano nella schiena l'infinità di martirio degli esseri umani sulla terra.
Sterile d'anima è oggi chi coscientemente procrea, arido chi dà creature a un deserto ben più crudele di quello dei nomadi semiti, che poteva ancora miracolosamente fiorire.
Se denaro è simbolo di escrementi, l'avarizia non è che una forma di coprofagia.
La legge del progresso è avanzare in mezzo alle sventure.
Quando le cose ti vanno bene, non essere superbo; quando ti vanno male, non avvilirti.
Non c'è cosa come l'assenza di fiducia; è sempre l'una delle due condizioni - ottimismo, o cinismo e disperazione.
Quando non ti resta nient'altro imbastisci cerimoniali sul nulla e soffiaci sopra.
È sperare la cosa più difficile. La cosa più facile è disperare, ed è la grande tentazione.
La disperazione è il prezzo che si paga per l'autocoscienza.
- Abba sono disperato. - L'importante è che della tua disperazione non ti faccia una poltrona su cui sederti.
È quando non si ha più speranza che non si deve disperare di nulla.
Credo nel rumore di chi sa tacere, che quando smetti di sperare inizi un pò a morire.
Posso sopportare la mia disperazione, ma non la speranza altrui.