Un vecchio non disperato è un grande sapiente o un grande stupido.— Guido Ceronetti
Un vecchio non disperato è un grande sapiente o un grande stupido.
Spariti gli animali feroci, sgombrati i terrori del cielo, al confronto piacevoli distrazioni, quale fonte unica di paura non resta che l'uomo.
Fare a pezzi un giornale quotidiano è l'unico mezzo per liberarsi, d'un colpo, da ladri, assassini, truffatori, apostoli, catastrofi.
Se Dio è tutto, non dà gioia essere parte di questo tutto.
Sterile d'anima è oggi chi coscientemente procrea, arido chi dà creature a un deserto ben più crudele di quello dei nomadi semiti, che poteva ancora miracolosamente fiorire.
La biancheria nera, erotismo per i poveri.
In vecchiaia si pagano i debiti contratti in gioventù.
Non credo che s'invecchi. Credo che quello che capita abbastanza presto nella vita è che ad una certa età ci si fermi, ristagnando.
Preferisco avere una cosa subito, o sapere di non poterla avere così non ci devo pensare. Per questo certi giorni vorrei essere molto vecchio, così non dovrei pensare di invecchiare.
Nessuno è così vecchio che non possa vivere un altro anno, né così giovane che non possa morire oggi.
Il mondo ha un bell'invecchiare: non cambia. Può darsi che l'individuo si perfezioni, ma la moltitudine dell'umanità non diventa né migliore né peggiore.
Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò che noi non possiamo più fare.
Quanto più invecchio tanto più diffido della popolare dottrina che l'età porta saggezza.
Non essere più ascoltati: questa è la cosa terribile quando si diventa vecchi.
Guai della vecchiaia: non potere sollevare un fuscello senza sentirsi morire.