Le stelle pure, meravigliose erano sempre là, che ardevano.
L'uomo non sta in nessun posto. Perché qua non è un posto, e io sono qua per testimoniarlo.
Fu una notte triste; fu anche una notte allegra.
Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.
Si può sempre andare oltre, oltre non si finisce mai.
C'è saggezza nel vino.
A me piacciono troppe cose e mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all'altra finché non precipito.
La disperazione, un vocabolo vuoto inventato dalle persone che non guardano mai le stelle.
Vedesti il mare, o esule? Vedesti il lavoro eterno ed alterno dell'onda coll'onda? Così è dell'uomo: è perseguito dall'infinito, è sbattuto all'infinito. Oh fortunato se sopra il suo capo vede brillare una stella!
Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell'universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile.
No' si volta chi a stella è fisso.
Guarda le stelle, e da loro impara. In onore del Maestro devono tutte girare, ciascuna nella sua orbita, senza un suono, in perenne memoria della ragione di Newton.
La silenziosa stella della notte è il primo punto di sosta nel viaggio verso l'infinito.
Le stelle cadono senza far rumore per non svegliarci.
E quando usciamo inciampiamo nelle stelle... perché le stelle ormai quasi non le vediamo più.
Voi stelle che regnaste alla mia nascita, La cui influenza ha disposto la morte e l'inferno.