Ci sono stelle morte che brillano ancora perché la loro luce è intrappolata nel tempo.— Don DeLillo
Ci sono stelle morte che brillano ancora perché la loro luce è intrappolata nel tempo.
Nessuno sapeva ciò che sapevano loro, qui, nell'ultimo minuto di chiarezza prima della fine di tutto.
Tale è il prestigio della macchina fotografica, la sua autorità quasi sacrale, la sua potenza ipnotica che impone rispetto sia al soggetto fotografato sia al passante occasionale.
Ci sono delle stelle morte che splendono ancora perché il loro bagliore è catturato dalla trappola del tempo.
Vedere quello che c'è, finalmente guardare e sapere che stai guardando, sentire il tempo che passa, essere sensibile a ciò che accade nei piú piccoli registri di movimento.
Erano montagne come rudimenti semantici, vere e proprie definizione di sé.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
Un analfabeta morto un'ora fa sa più cose sull'universo di tutti gli scienziati messi insieme.
Posso morire quando voglio: questo è il mio elisir di vita.
Chi muore paga tutti i debiti.
Darei la vita per non morire.
Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte.
Morte. La più implacabile delle malattie ereditarie.
Si dovrebbe, per amore della vita - volere una morte diversa, libera, consapevole, senza accidenti, senza incidenti...
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.
Se guardiamo i vantaggi, la morte è una delle poche cose che può essere fatta semplicemente standosene sdraiati.