Lottare significa vivere, e vivere soffrire.
Era la saggezza imperiosa dell'eternità che irrideva alla futilità della vita e agli umani sforzi.
L'ultimo bagliore del tramonto si spegneva sulle deserte solitudini gelate e, contro l'indistinto colore del cielo, più viva spiccava la massa scura degli abeti che premevano e incalzavano il corso gelato del fiume.
La vita viveva della vita. Vi erano quelli che divoravano e quelli che erano divorati.
La morte assoluta non esiste. La vita è Spirito, e lo Spirito non può morire.
L'arte di vivere assomiglia più alla lotta che alla danza.
La storia stende sopra la lotta delle coscienze uno strato di eventi. In questo strato vibrano vittorie e sconfitte. La storia non le ricopre, anzi le fa risaltare.
È una guerra sottile, in cui in gioco sembra essere proprio la sovranità stessa della Santa Sede. Era questa, la vera sfida. Fra Vaticano e magistratura italiana.
Combatti il diavolo con una cosa chiamata amore.
Combattiamo all'infinito. Combattiamo senza curarci di quanto ci costa, delle sconfitte che incassiamo, dell'improbabilità del successo. Combattiamo fino all'ultimo respiro.
Il peccato degli uomini è che lottano sempre per le cose incomprensibili, come se fossero l'obiettivo delle loro carriere.
È picchiar sodo, questo, signori. Staremo a vedere chi picchierà più a lungo. (durante la battaglia di Waterloo).
Chi lotta per il comunismo non ha che una virtù fra tutte: quella di lottare per il comunismo.
Ho imparato tanto tempo fa a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace.
La battaglia della vita è, in molti casi, combattuta in salita; e vincerla senza lottare significherebbe forse vincerla senza onore. Se non ci fossero difficoltà non ci sarebbe successo; se non ci fosse nulla per cui lottare, non ci sarebbe nulla da conquistare.