Il sogno è un rebus.
Parlare è anzitutto parlare ad altri.
L'inconscio è quel capitolo della mia storia che è segnato da un vuoto o occupato da una menzogna: è il capitolo censurato.
Il fenomeno della follia, per l'uomo, non è separabile dal linguaggio.
Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno.
Ciò che caratterizza un soggetto normale, è precisamente il fatto di non prendere mai del tutto sul serio un certo numero di realtà di cui riconosce l'esistenza.
Il sogno è una costruzione dell'intelligenza, cui il costruttore assiste senza sapere come andrà a finire.
Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni.
Non dire mai che i sogni sono inutili perché inutile è la vita di chi non sa sognare.
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
Perdere il padre e la madre, non ottenere né gloria né felicità, non avere né un amico né un amore, tutto questo si può sopportare; quello che non si può sopportare è sognare una cosa bella che non sia possibile realizzare in parole o azioni.
Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande.
Il sogno è un fenomeno psichico pienamente valido e precisamente l'appagamento di un desiderio.
Non vi è un fanciullo, non un uomo forse, che non abbia in fondo sognato di essere un Robinson, e, se non di vivere solitario in un'isola deserta, almeno di rifare lui stesso, ripartendo dalla fonte, i propri alimenti e i propri abiti.
L'uomo non sogna della donna perché la trova misteriosa; egli decide che essa è misteriosa, per giustificare il suo sogno di lei.