Il sogno è un rebus.— Jacques Lacan
Il sogno è un rebus.
La struttura della parola è che il soggetto riceve il suo messaggio dall'altro in forma inversa.
Ecco il grande errore di sempre: immaginarsi che gli esseri pensino ciò che dicono.
Essere psicoanalista, è semplicemente aprire gli occhi a questa evidenza che non c'è niente di più pasticciato della realtà umana.
Parlare è anzitutto parlare ad altri.
La psicoanalisi è la messa in discussione dello psicoanalista.
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
Forse c'è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: la non voglia di sognare ancora.
Ognuno di noi, ha bisogno di sogni per vivere.
Se uno avanza fiducioso in direzione dei suoi sogni, e si sforza di vivere la propria vita come l'ha immaginata, incontrerà un successo inatteso in situazioni normali.
Il sogno è il nutrimento dell'anima, come il cibo è quello del corpo.
I sogni cedono il posto alle impressioni di un nuovo giorno come lo splendore delle stelle cede alla luce del sole.
Chi non ha desideri, ma soltanto sogni, è felice.
Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni.
Tutti i sogni sono sogni di comodità, ubbidiscono all'intento di continuare il sonno, anziché a quello di svegliarsi. Il sogno è il custode, non il perturbatore, del sonno.
Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede.