L'inconscio è il discorso dell'altro.— Jacques Lacan
L'inconscio è il discorso dell'altro.
L'amore è dare ciò che non si ha a qualcuno che non lo vuole.
L'inconscio è quel capitolo della mia storia che è segnato da un vuoto o occupato da una menzogna: è il capitolo censurato.
Amare è essenzialmente voler essere amati.
L'analista non si autorizza che da se stesso.
Il reale è sempre al suo posto.
Quello che cerco non è né la realtà né l'irrealtà, ma l'inconscio, il mistero dell'istinto nella razza umana.
Molto di ciò che finora è andato sotto il nome di religione conteneva in sé un atteggiamento d'inconscia ostilità verso la vita. La vera religione deve insegnare che la vita è colma di gioie che rallegrano l'occhio di Dio, e che la conoscenza senza l'azione è vuota.
Poiché tutti i nostri desideri scaturiscono dalle profondità del nostro inconscio, non sappiamo dove e cosa cercare.
Ciò che liga ad amore o ad odio, o a disprezzo, al di sotto di ogni razionale atteggiamento, è qualcosa di inconscio.
I sogni molto frequentemente esprimono ricordi e conoscenze che il soggetto da sveglio è ignaro di possedere.
Il pericolo sarebbe la forma di manifestazione della necessità esteriore che trova la sua strada verso l'inconscio umano.
Gli uomini di genio sono incapaci di studiare in gioventù perché sentono inconsciamente che bisogna imparare tutto in modo diverso da come lo impara la massa.
L'inconscio realizzerà i cambiamenti desiderati quando percepirà che questi cambiamenti sono veramente e profondamente desiderati.
L'inconscio è l'oceano dell'indicibile, di tutto ciò che è stato espulso dalla terra del linguaggio, rimosso come risultato di un'antica proibizione.
Tutto ciò che vi è di terribile e di pauroso in quello che dici ha origine nel tuo intimo: il mondo esterno vi ha ben poca parte.