La psicoanalisi è la messa in discussione dello psicoanalista.
Parlare è anzitutto parlare ad altri.
Il fenomeno della follia, per l'uomo, non è separabile dal linguaggio.
La legge dell'uomo è la legge del linguaggio.
La verità è l'errore che fugge nell'inganno ed è raggiunto dal fraintendimento.
Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno.
La psicoanalisi è una confessione senza assoluzione.
La psicanalisi è un mito tenuto in vita dall'industria dei divani.
I nuovi investigatori dell'anima dicono che qualsiasi cosa deve essere ricondotta a cause sessuali. Per esempio si potrebbe spiegare il loro metodo come erotismo del padre confessore.
La psicoanalisi è quella malattia mentale di cui crede di essere la terapia.
Nello psicoanalista c'è una strana mescolanza del fool e del prete, direi del vescovo e del ciarlatano.
La psicanalisi è il mestiere di lascivi razionalisti che riconducono a cause sessuali tutto quel che esiste, salvo il loro mestiere.
Spietata scuola di egoismo, la psicanalisi sfrutta con agghiacciante cinismo le brave figliole un po' smarrite e le trasforma in ignobili bagasce dall'egocentrismo delirante, incapaci di suscitare altro che un legittimo disgusto.
Essere psicoanalista, è semplicemente aprire gli occhi a questa evidenza che non c'è niente di più pasticciato della realtà umana.
Una certa psicoanalisi è il mestiere di lascivi razionalisti che riconducono a cause sessuali tutto quel che esiste al mondo, salvo il loro mestiere.
Gli psicanalisti, pinguemente remunerati, supponenti e stupidi, annientano definitivamente nei loro cosiddetti pazienti qualunque attitudine all'amore, sia mentale che fisico; in pratica si comportano da veri e propri nemici dell'umanità.