Il reale è sempre al suo posto.
L'inconscio è il discorso dell'altro.
La struttura della parola è che il soggetto riceve il suo messaggio dall'altro in forma inversa.
La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
La vita non pensa che a riposarsi il più possibile in attesa della morte. La vita pensa solo a morire.
Il fenomeno della follia, per l'uomo, non è separabile dal linguaggio.
Ignoro dove finisca l'artificiale e inizi il reale.
Tra il reale e l'irreale c'è una porta: quella porta siamo noi.
Nel reale si rischia di soffocare, nell'irreale di perdersi.
Bene è ribadire l'oggettività del reale, in un secolo di pirandellismi, altrimenti si finisce male... Gli oggetti sono, grazie a Dio.
Pare un assurdo, eppure è esattamente vero, che, tutto il reale essendo un nulla, non v'è altro di reale né altro di sostanza al mondo che le illusioni.
Preferiamo un inferno reale che un paradiso immaginario.