La legge è potente ma più potente è il bisogno.
Non esiste eresia o filosofia così aborrita dalla chiesa come un essere umano.
Non c'è niente al mondo come un bacio lungo e caldo che ti arriva al cuore.
La vita è come un'eco: se non ti piace quello che ti rimanda, devi cambiare il messaggio che invii.
Il successo è per noi la morte dell'intelletto e dell'immaginazione.
Le maggiori difficoltà stanno dove noi le cerchiamo.
Consideriamo una gran cosa l'indipendenza dai bisogni non perché sempre ci si debba accontentare del poco, ma per godere anche di questo poco se ci capita di non avere molto.
A chi è nel bisogno non si addice il pudore.
Troppe sono le cose di cui abbiamo bisogno; poco men che altrettante quelle di cui potremmo far senza.
Il bisogno di certezza è sempre stata più forte del bisogno di verità.
La maggior parte delle cose hanno valore solo in quanto soddisfano i bisogni generati dall'opinione. L'opinione sui nostri bisogni può mutare, dunque può cambiare anche l'utilità delle cose, la quale non esprime se non un rapporto fra esse e i nostri bisogni.
Invece di farci guidare dall'esperienza, lasciamo che siano gli esperti a dirci quali siano i nostri bisogni per poi chiederci come mai quei bisogni non ci sembrino mai soddisfatti.
Quando parliamo dei bisogni degli esseri umani, parliamo dell'essenza della loro vita.
L'uomo migliore non sarebbe colui che ha meno bisogni, bensì colui che, per mezzo di ciò di cui ha bisogno, regala di più.
L'uomo crea a sé stesso mille necessità che gli fanno una vita da schiavo. Ma quanto agevolmente, liberamente, si potrebbe vivere, se si rigettasse quella somma enorme di bisogni artificiali che pesa su di noi, che ci condanna ai lavori forzati!