Noi siamo irrimediabilmente in ritardo sulla stupidità.
Se tutti gli enigmi sono risolti, le stelle si spengono. Se tutto il segreto è restituito al visibile, e più che al visibile, all'evidenza oscena, se ogni illusione è restituita alla trasparenza, allora il cielo diventa indifferente alla terra.
Ogni regola del gioco è affascinante. Un gioco, non è che questo, e il delirio del gioco, il piacere intenso del gioco proviene dalla chiusura nella regola.
Il corpo che si pone il problema della propria esistenza è già quasi morto, e il culto che attualmente gli si dedica, metà yogico metà estetico, è una preoccupazione funebre.
Tutto è pubblicità. Anche la cultura in TV si trasforma in spot.
Il viaggio è nella testa.
La più pericolosa sorta di stupidità è un'acuta intelligenza.
Il dialogo di due deficienti è uguale al monologo di due semideficienti.
Solo un cretino è pieno di idee.
L'uomo più esuberante della stanza è l'uomo più stupido della stanza.
Se tutti gli imbecilli decidessero di dire tutto quello che pensano ... beh, ci sarebbe un SILENZIO TERRIBILE!
Non sappiamo che cosa sia la stupidità finché non la sperimentiamo in prima persona.
Noi viviamo nell'epoca in cui la gente è così laboriosa da diventare stupida.
Contro la stupidità anche gli dei sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma dovrebbe scendere lui di persona, non mandare il Figlio; non è il momento dei bambini.
A Bologna c'è un detto popolare: "Carogna di un cretino". La stupidità si associa al malvagio.
La stupidità non è per nulla diversa dall'intelligenza, non ne differisce assolutamente.