È abusivo approfittare di ciò che si pensa per disprezzare il pensiero.— Jean Rostand
È abusivo approfittare di ciò che si pensa per disprezzare il pensiero.
Tutto quello che un individuo è, in bene o in male, lo è per aver ricevuto dai suoi genitori alcune molecole e per aver subìto alcune influenze esterne. Le nostre ricompense o i nostri castighi derivano sempre dalla chimica e dalla sorte.
È più facile morire per ciò che si crede che credervi un po' meno.
Mi sento molto ottimista sul futuro del pessimismo.
Le verità consolanti si devono dimostrare due volte.
Un uomo non è vecchio finché è alla ricerca di qualcosa.
I miei pensieri sono le mie puttane.
Se due hanno un pensiero, esso non appartiene a quello che lo ha avuto prima, ma a quello che lo ha avuto meglio.
I pensieri sono azioni.
All'uomo è stata data la parola non perché manifesti i suoi pensieri o li nasconda, ma perché li giustifichi.
Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.
A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.
Le erezioni del pensiero sono come quelle del corpo: non seguono la nostra volontà!
Qualunque cosa faccia, dovunque vada, un pensiero mi conforta: sono un uomo involontario, dunque sono un uomo innocente.
Il pensiero cerca il travestimento dell'arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.
Il pensiero è soltanto un sogno del sentimento.