Le persone credono di essere libere, ma sono solo libere di crederlo.
Non accontentarti dell'orizzonte, cerca l'infinito.
Non sempre la violenza è sinonimo di malvagità. Ciò che è malvagio è l'infatuazione per la violenza.
Non potrà esserci nessuna rivoluzione di massa finché non vi sarà una rivoluzione personale, a livello individuale.
Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non saper sorridere.
Le persone sono molto abituate alla propria immagine, crescono attaccate alle proprie maschere, amano le proprie catene, si dimenticano chi sono in realtà, e se cerchi di ricordarglielo loro ti odiano.
La libertà, come tutti sappiamo, non fiorisce in un paese che sta sempre sul piede di guerra, o che si prepara a combattere. Una crisi permanente giustifica il controllo su tutto e su tutti, da parte del governo centrale.
La nostra libertà non può essere salvaguardata se non con la libertà della stampa, né questa può essere limitata senza il pericolo di perderla.
Ognuno di noi crede di essere libero di scegliere la propria esistenza, ma non fa altro che seguire orbite prestabilite.
La libertà, osserva il filosofo, è il potenziale lanciato all'infinito.
Si può essere felici della propria libertà perché quando diventa pericolosa si trova rifugio nei doveri.
Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico della crescita.
Si è liberi non quando si è senza costrizioni, che queste, in un modo o nell'altro, sono sempre presenti, ma quando non si percepiscono queste costrizioni come tali. In altre parole, si è liberi quando ci si sente liberi, quando la necessità coincide con il nostro volere.
La libertà è poter affermare che due più due fa quattro. Se ciò è garantito, tutto il resto segue.
Chi cerca nella libertà altra cosa che la libertà stessa è fatto per servire.
L'italiano confonde facilmente la libertà con i propri comodi. Anzi, con i propri comodacci.