Onorevole è il suicidio nel momento in cui la malattia rende la morte preferibile alla vita.— Jo Nesbø
Onorevole è il suicidio nel momento in cui la malattia rende la morte preferibile alla vita.
Esiste solo una cosa più vuota di una vita senza amore, ed è una vita senza dolore.
Quando si comincia a pensare con la propria testa, si resta subito soli.
La vita era un processo di distruzione, la disintegrazione di qualcosa che all'inizio è perfetto.
Se ogni neonato era un miracolo di perfezione, la vita non era altro che un processo distruttivo.
Epitaffio del suicida: veni vidi fugi.
Non sprecate il vostro suicidio, ammazzate prima qualcuno che vi è odioso.
Non so se il celebre argomento epicureo (se c'è la morte non ci siamo noi e viceversa) sia perspicuo al suicida (se c'è il suicida non c'è Epicuro e viceversa) ma so per certo che non lo ha accontentato.
Uccidersi era una buona soluzione nelle epoche in cui il suicidio era rispettato in quanto protesta o ammissione di sconfitta. Oggi non significa niente. Ci si ammazza per disturbi nervosi o per difficoltà finanziarie.
Per la maggior parte della gente il suicidio è come la roulette russa.
Il più bel regalo della vita è la libertà che ci lascia di andarcene a nostro piacere.
Io non mi ucciderò. Si dimenticano così in fretta i morti.
Ed ora, seguendo la politica di Channel 40 di offrirvi sempre le ultime notizie su fatti di sangue e massacri, con colori vivi, state per vedere un'altra esclusiva - un tentato suicidio.
Lo sapete quale sarebbe il tasso dei suicidi se non avessimo la televisione? Sapete quanta felicità ho portato a gente che non poteva uscire di casa ma poteva vedere "Love Boat"?
Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. Cesare Pavese.