Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto.— Jorge Luis Borges
Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto.
Con ogni addio impari. E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. E inizi a imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse.
La gloria è una forma d'incomprensione, forse la peggiore.
Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del casuale.
La vita è troppo povera per non essere anche immortale.
Ho scritto molto su Dio, ma in fin dei conti non so se credo in Dio. Io non capisco come alcuni facciano ad affermare che Dio sia datore di immortalità, io non riesco a credere in un Dio immortale.
Più ho viaggiato e più mi sono resa conto che la paura rende straniera gente che dovrebbe essere amica.
C'è un momento in cui il viaggio iniziato non può più essere interrotto, corriamo verso una frontiera, passiamo attraverso una porta misteriosa e ci svegliamo dall'altra parte, in un'altra vita.
Ho appena fatto un giro per il mondo e me ne sono fatto un'opinione molto scarsa.
In alcune parti del mondo il tuo arrivo o partenza si ampliano in modo misterioso per le emozioni di tutti quelli che sono arrivati o partiti prima di te.
Forse bisogna viaggiare prima di capire qual è la meta giusta per noi.
Mamma e Arnold decisero che volevano viaggiare in giro per il mondo. A settant'anni, eh?
Anche quando pare di poche spanne, un viaggio può restare senza ritorno.
Mi dicevano: vai in Turchia, vedrai cose che non vedrai più. Ci sono andato, con la macchina fotografica. Non l'ho più vista.
I grandi viaggi hanno questo di meraviglioso, che il loro incanto comincia prima della partenza stessa. Si aprono gli atlanti, si sogna sulle carte. Si ripetono i nomi magnifici di città sconosciute.
Non c'è bisogno di andare in India o altrove per trovare la pace. Scoprirai quella pace profonda del silenzio proprio nella tua stanza, nel tuo giardino o anche nella tua vasca da bagno.