Viviamo insieme in un'unica grande favola che nessuno sa cos'è.
Se il mondo è un trucco d'illusionismo, da qualche parte deve pur esistere anche un grande illusionista.
Più la notte è nera, più soli riusciamo a vedere nel cielo. Finché è giorno riusciamo a vedere soltanto il nostro.
Nulla al mondo è normale. Tutto ciò che esiste è un frammento del grande enigma. Anche tu lo sei: noi siamo l'enigma che nessuno risolve.
Noi siamo l'enigma che nessuno decifra. Siamo la favola racchiusa nella propria immagine. Siamo ciò che continua ad andare avanti senza arrivare mai a capire.
Non è possibile sentirsi vivi senza essere consapevoli che si deve morire.
Sono così incompreso che non si comprendono neanche i miei lamenti di essere incompreso.
Le persone che non possono riconoscere una palpabile assurdità sono molto avanti nel cammino della civilizzazione.
Di quante complesse incomprensioni è fatta la comprensione che gli altri hanno di noi.
La maggior parte delle persone entra nella tomba senza aver mai cantato la musica che ha dentro.
Non c'è base d'unione più comune di un'incomprensione reciproca.
La giusta comprensione di una cosa e la incomprensione della stessa cosa non si escludono.
L'amore comporta una combinazione peculiare insondabile di comprensione e di equivoco.
Il nostro mondo di abbondanza materiale ha un cartellino del prezzo che rimane nascosto ai nostri occhi.
Non sarebbe meglio se non cercassimo di capire a tutti i costi, se accettassimo il fatto che nessun essere umano può davvero capire un altro, che una moglie non capisce il marito, un innamorato la sua amante, un genitore il figlio?
La vita dei più è una fuga fuor da sé stessi.
La vita debb'essere viva, cioè vera vita; o la morte la supera incomparabilmente di pregio.
Sogniamo la nostra vita, dobbiamo interpretarla e scoprire ciò che sta tentando di dirci, i messaggi che intende trasmetterci, fino a trasformarla in un sogno lucido.
La vita è un'offesa contro il meccanismo ripetitivo dell'universo.
S'i' fosse morte, andarei da mio padre; s'i' fosse vita fuggirei da lui: similmente faria da mia madre.
La vita di ogni uomo è una favola scritta da Dio.
La vita è e deve essere un negativo dei sogni.
Quando mi troverò davanti a Dio alla fine della mia vita, spero che non avrò sprecato neanche una briciola di talento e potrò dire che ho usato tutto quello che mi ha dato.
L'intento è la vita stessa, è amore incondizionato.
Solo la vita simile alla vita di chi ci circonda, la vita che si immerge nella vita senza lasciar segno, è vera vita, la felicità isolata non è felicità.
Viene un momento in cui qualcosa si spezza dentro, e non si ha più né energia né volontà. Dicono che bisogna vivere, ma vivere è un problema che alla lunga conduce al suicidio.
Vivere con semplicità e pensare con grandezza.
Vivere è la lotta, il rischio, la tenacia.
Viviamo come sogniamo, soli.
E' meglio fare delle stupidaggini che vivere risparmiando energie.
Si può vivere soltanto se, con una certa frequenza, non si fa quello che ci si propone. L'arte consiste nel proporsi la cosa giusta da non fare.
Così io vivo nel mondo più come osservatore dell'umanità che come appartenente alla specie.
La gente è costretta a vivere in luoghi dove non ha più il minimo controllo su quello che mangia e quello che si mette addosso, sullo spazio che occupa. Tutti sono in prestito tutto il tempo, devono comprare quello che gli serve e non gli basta mai, gli sembra di avere sempre bisogno di altro.
Si vive sempre troppo.
Vivere: è pugnare con gli spiriti mali del cuore e del pensiero. Scrivere: è tenere severo giudizio contro sé stessi.
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