Non so se Dio esiste, ma sarebbe meglio, per il suo onore, che non esistesse.— Jules Renard
Non so se Dio esiste, ma sarebbe meglio, per il suo onore, che non esistesse.
Chiamiamo donna un bell'animale senza pelliccia, la cui pelle è molto ricercata.
Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotto.
La vecchiaia arriva all'improvviso, come neve. Una mattina, al risveglio, ci si accorge che tutto è bianco.
Il nostro sogno urta contro il mistero come la vespa contro un vetro. Meno pietoso dell'uomo, Dio non apre mai la finestra.
Per aver successo bisogna aggiungere acqua al proprio vino, finché non c'è più vino.
Non fu l'uomo, bensì Dio a cogliere il frutto dell'albero proibito e ad assaggiarlo.
Io non credo perché non mi soddisfa l'idea di Dio, non posso pretendere di dimostrare che Dio non c'è. A me sembra assurda l'idea di Dio perché mi sembra infantile, ma questa è un'opinione personale.
Se Dio esiste, esagera.
Se sento Dio, lo sento in me come una forza che mi spinge e non come un estraneo da adorare.
Qualsiasi rapporto emotivo con Dio è privo di senso, la ribellione non meno dell'adorazione, perché sia l'altare davanti al quale giacciamo nella polvere, sia quello che vogliamo distruggere siamo sempre noi ad averlo innalzato.
Il limite di Dio è la sua onnipotenza: qualunque cosa faccia, poteva farla meglio.
Poiché dunque l'amor di Dio è la felicità e la beatitudine somma dell'uomo, nonché il fine ultimo e lo scopo di ogni azione umana, ne viene che osserva la legge divina solo chi si preoccupa di amare Dio.
Perché Dio è l'essere perfettissimo? Perché se fosse imperfettissimo sarebbe mio cugino Gustavo.
Dobbiamo fare soltanto la volontà di Dio. Il resto non conta.
Ogni volta che non ha niente da dire, nomina Dio.