Piuttosto che credere all'illimitato progresso di una vita gigantesca, ritengo più razionale credere al controllo di un essere soprannaturale, di Dio, per esempio.
A ben considerare, il nostro cosìdetto senso di vivere non consisterà, forse, nella previsione di poter ripetere infinite volte ciò che una volta campiamo?
No, Dio non è nessuno. Dio è una presenza così inconsistente che non può esistere se noi non tentiamo di crederci. La questione sta nel sapere se io mi sono creato una simile illusione.
L'ipotesi della vita che perennemente progredisce e si amplifica è certamente un concetto che lusinga l'amor proprio dell'uomo moderno; ma io sono solito esser molto cauto verso tutto ciò che lusinga me stesso.
Credo di essere attaccato alla vita perché sto vivendo; ma in realtà non potrebbe darsi che io languisca di quel desiderio perché sono già morto?
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse, parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Credo che ci siano due Dio e ognuno pensa che l'altro si stia prendendo cura di me.
Nella preghiera parliamo a Dio, mentre nella meditazione ascoltiamo la Sua risposta.
Non cerco di immaginare un Dio; mi basta guardare con stupore e ammirazione la struttura del mondo, per quanto essa si lascia cogliere dai nostri sensi inadeguati.
L'uomo ha fama d'infante davanti al dio come il fanciullo davanti all'uomo.
Forse, ai felici e ai ricchi non è lecito sperare di entrare nel Regno dei Cieli; forse, solo quando sono caduti nel terrore e nella disperazione, gli uomini sono in grado di apprezzare il Regno promesso da Dio.
Iniziò la nostra amicizia con un dono. Me ne diede un'altro più bello: lo sguardo sul mondo attraverso gli occhi di Dio.
Credo che la prova dell'esistenza di Dio risieda principalmente in una profonda esperienza personale.
Io non so se Dio c'è ma, se c'è, non è il Dio di nessuna religione.
Già solo per questo non ci può essere un creatore, perché la sua tristezza per il destino del suo creato sarebbe impensabile e insopportabile.
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